Stagione 2022

 

Rita Marcotulli


Piano Solo

 

 Anteprima del Siege Jazz Festival

 

Raccontare storie attraverso le note.
Un viaggio immaginario ,che prende ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalla natura dalle esperienze, dalla musica dei diversi colori del mondo .
Composizioni originali ma anche suggerite dalle emozioni del momento con una buona parte di improvvisazione.
Omaggio al cinema ,e ad autori popolari italiani

 

Biografia 


Pianista e Compositrice ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia musica classica e con il Maestro Arnaldo Graziosi e con Susanna Spitanlick.
Comincia a suonare professionalmente all'interno di piccoli gruppi negli anni settanta e successivamente inizia a collaborare con svariati artisti internazionali, per citarne alcuni: Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Joe Henderson, Helène La Barrière, Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone
Nel 1987 viene votata Miglior nuovo talento attraverso un sondaggio della rivista Musica Jazz.
Nel 1989 entra a far parte nel gruppo di Billy Cobham con il quale si esibisce in tutto il mondo .
Nel 1992 entra a far parte del gruppo di Dewey Redman con il quale collabora per 15 anni suonando in tutta Europa e SudAmerica
Poi si trasferisce in Svezia, collaborando con musicisti nord europei come: Palle Danielsson, Marilyn Mazur, Jon Christensen, Niels Petter Molevar, Anders Jormin, Tore Brumborg.
Queste collaborazioni, influenzano e consolidano il suo modo di comporre.
Tornata in Italia collabora fra gli altri con Ambrogio Sparagna e Pino Daniele.
Nel 1996 accompagna Pat Metheny in un'esibizione al Festival di Sanremo.
Più recentemente ha partecipato alla realizzazione del film Basilicata Coast to Coast, per il quale si è occupata della colonna sonora.
Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il Ciak d'oro nel 2010, il Nastro d'argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento) e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz.
Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63a edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto..
Nel 2017 è stata nominata Ambasciatore dell’ Umbria nel mondo. Nel 2019 il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella consegna a Rita il premio onorario come Ufficiale della Repubblica e ancora nel 2019 la nominations come membro della Royal Accademy di Svezia istituita nel 1774 dal re Gustavo.
Oggi Rita Marcotulli è una pianista e compositrice famosa. Rispettata per il suo stile di suono unico e la capacità di improvvisare. La sua fonte di ispirazione è vasta e include anche influenze dalla musica brasiliana, africana e indiana.

 

 

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INTELLIGENZE NATURALI | Massimiliano Rocchetta Quartet / Dave Weckl

 

Cos’è l’intelligenza naturale? Quello che fa nascere un’idea e ne fa scaturire un’emozione nella sua spontaneità,
che è propria della sola creatività umana.

Anche le intelligenze artificiali possono influenzare i nostri stati d’animo o far scaturire in noi emozioni,
ma solo nelle intelligenze naturali si possono trovare la spontaneità 
e l’estemporaneità del momento unico
e irripetibile che è la creazione musicale e che solo la sensibilità umana è in grado di produrre.


Il disco esprime quindi il pensiero che l’intelligenza naturale, in quanto espressione della creatività umana,
si elevi a un livello più alto rispetto all’intelligenza artificiale.

Intelligenze Naturali continua ad evolversi.
La formazione si plasma diventando un quartetto formato da sassofono, pianoforte, contrabbasso (e basso elettrico) e batteria.

La preziosa collaborazione con il batterista statunitense Dave Weckl impreziosisce il progetto portando la formazione ad esprimersi con un repertorio
che tocca i brani più significativi del disco registrato nel 2020 ( Intelligenze Naturali ), alternandolo a brani del repertorio jazz.

Non manca un doveroso e sentito omaggio al compianto Chick Corea, di cui Weckl
è stato uno dei più importanti compagni di viaggio nella carriera del grande pianista.

  

Formazione:

Massimiliano Rocchetta / pianoforte

 

 
Simone La Maida /
sax alto
 

Tiziano Negrello /
contrabbasso | basso elettrico

 

 

Special Guest: Dave Weckl / batteria
Photo By: BRENDAN JOYCE

 

 

INTELLIGENZE NATURALI | IL DISCO

 

MASSIMILIANO ROCCHETTA Trio | Special guest Bob Mintzer

Massimiliano Rocchetta | piano

Tiziano Negrello | doublebass

Michele Iaia | drums

Special guest Bob Mintzer | tenor sax (#1, 4)

 

Il disco, registrato a maggio 2020, vanta una collaborazione di assoluto prestigio mondiale.
Bob Mintzer ha infatti creduto in questo trio e prestato la sua creatività e la sua dote di performer
registrando due dei tre brani originali contenuti nel progetto discografico.
Nelle note di copertina del disco infatti, Bruno Tommaso, uno dei più importanti compositori e arrangiatori italiani nella scena jazz e contemporanea, scrive:
“Mintzer non è solamente quel virtuoso del sassofono che gli appassionati ammirano, ma anche e soprattutto una “penna” che ha saputo rinnovare e
attualizzare la scrittura per big band senza perdere d’occhio i fasti del passato. Il suo apporto all’operazione non è uno sbrigativo inserimento di routine,
bensì il contributo coscienzioso e consapevole di chi vive la musica con passione e sa come interpretare, conservando il suo stile, le proposte dei partner…”

 

 

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Stefania Tallini & Grabriel Grossi 

BRASITA 

Special Guest 

Jaques Morelenbaum

 

 

Stefania Tallini – pianoforte, composizioni
Gabriel Grossi – armonica, composizioni
Jaques Morelenbaum - violoncello

 

Un folgorante incontro tra due illustri rappresentanti della scena musicale internazionale: Stefania
Tallini, una delle più interessanti e originali pianiste, compositrici e arrangiatrici jazz italiane e
Gabriel Grossi, eccellente armonicista e compositore brasiliano, considerato dallo stesso Toots
Thielemans come il suo erede. Due straordinari artisti per un progetto discografico unico: BRASITA
(AlfaMusic, 2022), che fonde le suggestioni dell'armonica a quelle del pianoforte, in una dimensione
senza confini di luoghi e generi. Un progetto in cui si alternano composizioni originali ispirate ad
autori classici come Bach, Chopin, Piazzolla ad arrangiamenti di brani di Morricone, Puccini, Jobim,
Villa Lobos in un linguaggio totalmente personale e caratteristico di questo duo italo-brasiliano, da
cui il nome BRASITA.
Special Guest del disco uno dei grandi nomi della musica brasiliana e mondiale: il violoncellista,
compositore e arrangiatore JAQUES MORELENBAUM, che della contaminazione ha fatto la sua
ineguagliabile firma e che rappresenta appieno questa idea musicale di fusione tra generi.

 

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"BOSSO & GIULIANI CONNECTION"

 

Rosario Giuliani | alto & soprano sax
Fabrizio Bosso | trumpet
Alberto Gurrisi | hammond
Marco Valeri | drums

 

 

Due eccelsi musicisti italiani, Fabrizio Bosso alla tromba e Rosario Giuliani al sax, capeggiano il quartetto completato da Alberto Gurrisi all'organo e Marco Valeri alla batteria,
esibendosi in un repertorio di grande interesse, sia di standard che composizioni originali, dalle forti connotazioni ritmiche. Un percorso emotivo che nasce dall’incontro umano e musicale,
che ormai dura da più di un ventennio, di due grandi interpreti del jazz italiano, magistralmente sostenuti da Gurrisi e Valeri, anch’essi ritenuti dei fuoriclasse nel panorama jazzistico nazionale.
Fabrizio Bosso, è universalmente considerato uno dei migliori trombettisti a livello internazionale sia per la sua tecnica sopraffina ma soprattutto grazie al feeling che caratterizza i suoi assoli,
ora funambolici ora densi di lirismo e pathos, ma sempre puntuali e ricchi di estro. L’artista torinese è impegnato in numerose formazioni e ha un’attività concertistica densissima e variegata,
che contribuisce ad arricchire di nuove sfumature le nuovi spunti le sue improvvisazioni.
Rosario Giuliani impressiona l'ascoltatore fin dal primo momento per la facilità con cui sa trarre dai suoi sassofoni un fraseggio fluido, a tratti vorticoso,
allacciandosi con naturalezza a grandi sassofonisti come Julian "Cannonball" Adderley, Art Pepper, John Coltrane. Tante e prestigiose le sue collaborazioni nell'ambito del jazz,
con artisti come Charlie HADEN, Gonzalo RUBALCABA, Martial SOLAL, Mark TURNER, Kenny WHEELER, Bob MINTZER, Joe LOCKE, Joe LA BARBERA, Joe LOCKE, John PATITUCCI,
Marc JOHNSON, Joey BARON, Richard GALLIANO, Kurt ELLING…

 

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Gegè Telesforo 5TET

 

IMPOSSIBLE TOUR

 

 

Gegè Telesforo - Vocal 

Dario Deidda - Bass

Domenico Sanna - Piano & Keys

Michele Santoleri - Drums

Daniela Spalletta - Vocal & Keys 

 

Un concerto speciale, elegante, carico di passione e di valori umani ed artistici, che unisce il
repertorio e l’esperienza di GeGè e Dario all’energia di Domenico e Michele, due giovani,
eccezionali musicisti. La fantastica Daniela dona alla band il suo incredibile talento dando vita ad
un momento di musica felice, allegro ed allo stesso tempo, complesso e ricercato.

 

GeGè Telesforo


La vittoria del Jazzit Award per 10 anni consecutivi dal 2010 al 2019 come miglior voce
maschile corona un periodo importante caratterizzato da un numero incredibile di concerti a
dall’affermarsi delle sue molteplici attività:
1- musicista e vocalist : “SONGBOOK” , libro di spartiti e compilation on line, é la raccolta dei
suoi numerosi successi.

 

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Manuela Evelyn Prioli Quartet 

 "Soul Divas in Jazz" 

 

Special Guest

Max Ionata 

 

Un viaggio coinvolgente e appassionante che rende omaggio alle più grandi interpreti della musica Soul e Jazz Gospel.

Un omaggio alle grandi voci di Aretha Franklin, Etta James, Dionne Warwich, Shirley Bassey, Nancy Wilson, Nina Simone.
Una nuova rilettura in un perfetto mix di soffuse atmosfere jazz e dinamismo soul che mettono in luce l'animo intenso e
ricco di sfumature dei solisti.

 

Formazione

Max Ionata Sax
Manuela Evelyn Prioli Voce 
Massimiliano Rocchetta Pianoforte
Mauro Mussoni Contrabbasso
Pako Montuori Batteria 

 


Manuela Evelyn Prioli

Artista dal profondo carisma, una voce Black dalle ricche contaminazioni Blusey, dal timbro raffinato, unito a rara intensità espressiva.
Queste caratteristiche fanno dell'artista una delle più promettenti e talentuose voci del panorama jazzistico italiano.

 

Max Ionata 

 

Classe 1972, Max Ionata è considerato uno dei maggiori sassofonisti italiani della scena jazz contemporanea che in pochi anni ha conquistato l’approvazione di critica e pubblico riscuotendo sempre grandi successi in Italia e all’estero. Ha all’attivo la pubblicazione di oltre settanta dischi e collaborazioni con musicisti italiani ed internazionali, risultando uno degli artisti italiani più apprezzati all’estero, in particolare in Giappone dove gode di una notevole fama artistica.
Oltre a guidare diversi progetti a proprio nome, collabora stabilmente con alcuni dei migliori musicisti della scena internazionale.
Ha suonato nei più importanti jazz club e jazz festivals al mondo e ha collaborato con grandi musicisti tra i quali: Robin Eubanks, Reuben Rogers, Clarence Penn, Lenny White, Billy Hart, Alvin Queen, Joe Locke, Anne Ducros, Steve Grossman, Mike Stern, Bob Mintzer, Bob Franceschini, Hiram Bullock, Joel Frahm, Miles Griffith, Anthony Pinciotti, Jon Cowherd, John Benitez, Dino Piana, Roberto Gatto, Dado Moroni, Stefano Di Battista, Gegè Telesforo, Giovanni Tommaso, Flavio Boltro, Furio Di Castri, Fabrizio Bosso, Enrico Pierannunzi, Mario Biondi, Ornella Vanoni, Sergio Cammariere, Renzo Arbore e molti altri.

Si è esibito in Giappone, Cina, Olanda, Inghilterra, Francia, Polonia, Spagna, Portogallo, Serbia, Svizzera, Danimarca, Germania, Emirati Arabi, Kuwait, Perù, Stati Uniti d’America.

Tra i riconoscimenti internazionali:
Il premio “Massimo Urbani” per la sezione fiati nell’anno 2000
Il primo premio al Concorso Nazionale di Jazz “Baronissi” nell’anno 2000
Il premio del pubblico al concorso internazionale “Tramplin Jazz D’Avignon” in Francia nell’anno 2002.
Il premio “JAZZIT AWARD” 2012 come miglior sassofonista tenore italiano
Il premio “JAZZIT AWARD” 2013 come miglior sassofonista tenore italiano
L’importante rivista giapponese “Jazzlife”, oltre ad avergli dedicato un importante spazio all’interno del numero speciale “Jazz horn 2010” con un’intervista, lo ha segnalato come “uno di quei sassofonisti che hanno aperto una nuova frontiera nel jazz”.

 

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Machine Head Quintet

 

 

Massimo Morganti trombone, efx
Marco Postacchini sax, efx
Nico Tangherlini keyboards
Roberto Gazzani bass, computer programming
Andrea Morandi drum

 

L’album “Runaway” dei Machine Head Quintet nasce sia come normale prosecuzione stilistica del precedente lavoro discografico “Fuori dal chorus”, sia come formula di sviluppo del gruppo in merito all’evoluzione degli elementi compositivi utilizzati nei brani che compongono la scaletta. Il progetto discografico si basa, come il precedente, su otto composizioni originali e una “cover”. L’idea di impostare il proprio repertorio quasi esclusivamente su composizioni scritte di proprio pugno è supportata dalla possibilità di avere a disposizione diversi stili compositivi riferiti ai differenti “compositori” che militano nella formazione fin dalle sue origini. Questa caratteristica rende particolarmente vario il sound generale del disco, che da un lato si trasforma in continuazione a seconda della “penna” da cui nascono i brani, dall’altro offre un impatto timbrico e sonoro relativamente uniforme derivante dall’utilizzo dell’elettronica sia in termini di programmazione, sia in relazione all’uso degli effetti da parte di tutti e cinque i componenti. L’esperienza live che separa il primo dal secondo disco ha attivato un procedimento di maturazione che si riflette sulla complessità delle composizioni ma anche sulla scelta delle sonorità. Il grande elemento di novità di “Runaway”, tra gli altri, è probabilmente riferibile all’utilizzo dello strumento armonico in maniera sistematica. Le nuove composizioni messe in cantiere subito dopo l’uscita del primo album, hanno mostrato l’esigenza di integrare la condotta quasi esclusivamente contrappuntistica del precedente lavoro (che non si avvaleva del supporto armonico) con il ricorso ad una dimensione maggiormente legata alla verticalità delle armonie. L’ingresso delle tastiere ha permesso anche di aggiungere nuove sonorità legate al discorso dell’elettronica, completando il quadro timbrico generale fortemente incentrato sull’uso degli effetti. La cover con cui si apre l’album (questa volta in testa alla scaletta, a differenza del precedente) vuole essere sia un omaggio allo storico gruppo rock dei Deep Purple a cui si ispira il nome del quintetto, sia una forma di mescolanza degli elementi legati alla matrice jazzistica del gruppo con una composizione diventata ormai da decenni un’icona della storia del rock: Smoke on the water. Con questo secondo lavoro discografico si conferma il connubio particolarmente felice tra i Machine Head Quintet e l’etichetta discografica romana “Groove master” che anche questa volta ha deciso di condividere questo tipo di progettualità e di inserirla all’interno delle proprie produzioni.

 

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OLIVIA TRUMMER TRIO

 

“FOR YOU”


Olivia Trummer: voce, pianoforte, wurlitzer  


Rosario Bonaccorso: contrabbasso


Nicola Angelucci, batteria

 

Olivia Trummer, pianista, compositrice e cantante tedesca, nasce in una famiglia di musicisti e sviluppa il suo rapporto con la musica come fosse una lingua madre, trovando in essa la miglior espressione per il proprio mondo interiore. Nel corso degli studi classici scopre la sua passione per la composizione e l’improvvisazione, che la porterà in seguito a volare oltreoceano per il Master’s Degree alla Manhattan School of Music di New York City. Le sue composizioni traggono ispirazione dal suo intero percorso, spaziando con naturalezza dalla classica al jazz fino alla sfera del singer-songwriter in cui, grazie all’innata eleganza della sua voce, morbida e versatile, Olivia crea un universo unico ed intensamente poetico. Vincitrice del prestigioso Jazz Award Baden-Württemberg nel 2019 è considerata a livello internazionale una delle più interessanti artiste della sua generazione. Il nuovo lavoro di Olivia Trummer For You, il cui album omonimo è pubblicato da Warner Music Italy, raccoglie il frutto del lavoro e delle esperienze degli ultimi anni e le trasforma in un invito ad accrescere la comprensione di sé in tutte le sfaccettature e ad abbracciare il cambiamento come valore. Pur essendo chiaramente jazz nella sua creazione e nella sua essenza, For You irradia anche l'immediatezza del pop, del gospel e dell'RnB, evocando a volte i cantautori degli anni Settanta. Ad accompagnarla in questo viaggio due fuoriclasse del panorama jazzistico italiano: Rosario Bonaccorso è contrabbassista di grande esperienza ed eleganza, con alle spalle quarant’anni di attività come leader e come sideman di artisti internazionali. Conosciuto e amato per il suo suono, le sue composizioni e le sue profonde capacità comunicative, a volte aggiunge allo strumento anche la sua voce calda ed espressiva. Il batterista e compositore Nicola Angelucci è diventato uno dei più stretti collaboratori di Olivia sin dal loro primo incontro, nel 2016. Descritto da Benny Golson come "il miglior batterista d'Europa", entusiasma il pubblico e i musicisti allo stesso modo con la sua eleganza ritmica, le sue multiformi dinamiche e la sua empatica presenza sul palco. Recente l’uscita del suo ultimo album Changes, interamente dedicato a sue composizioni. Ritmicamente e armonicamente intrecciati, il trio esplora e rende sempre più “liquidi” i confini tra jazz e "good pop", sorprendendo chi ascolta per la leggerezza della musica e, nel contempo, la sua densità e profondità lirica: ogni canzone si sforza di aprire una porta su un futuro migliore e contemporaneamente apre una finestra sull'universo artistico genuino e intrigante di Olivia Trummer

 

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Giacomo Uncini 4Tet

 

 

 

 

Giacomo Uncini Tromba
Roberto Stefanelli Chitarra 
Onorino Tiburzi Contrabbasso
Massimo Manzi Batteria

 

 

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Luca Aquino  Giovanni Guidi Duo

 

 

Luca Aquino - Tromba

Giovanni Guidi - Piano 

 

Dove andare a cercare quello che non abbiamo ancora scoperto? Dove prendere le idee
che faranno la nostra musica nuova e diversa da come la pensavamo prima? Dove nutrire
i nostri strumenti di quelle emozioni che li possono rendere voci, a volte familiari e altre
volte estranee, ma che ci incuriosiscono?
Nei luoghi più semplici. Nelle canzoni.
Perché? Perché se non fossimo stati due cantanti mancati, non avremmo mai suonato i
nostri strumenti.
È così che vi porteremo nel nostro viaggio, dove le parole anche se esistono già, le
potrete scegliere voi, ed ogni melodia sarà un pezzo di un racconto che riguarda tutti.
La storia delle nostre vite.
Giovanni & Luca

 

BIO Luca Aquino Luca Aquino è uno musicisti dei jazz italiani più apprezzati nel panorama internazionale. La sua storia con la tromba non è tradizionale infatti inizia a suonare all’eta’ di diciannove anni da autodidatta. Poco dopo abbandona lo strumento per terminare Economia e Commercio all’Università. L’amore per il suono di Miles Davis e Chet Baker lo riconduce allo studio della tromba e lo porta a dedicarsi completamente alla musica. Nel 2007 pubblica il suo primo album da leader “Sopra le Nuvole “con Universal Music Group e un anno dopo registra “Lunaria” con ospiti Roy Hargrove e Maria Pia De Vito. Con “Lunaria” vince il “Top Jazz”. Da questo momento è tutta una carriera in salita di successi e riconoscimenti. Amato dal pubblico e dagli addetti ai lavori la passione per la sperimentazione e ricerca di luoghi insoliti in cui registrare, sono tra gli aspetti più caratterizzanti del trombettista. Lo spirito del viaggiatore è allo stesso tempo metafora perfetta del suo percorso artistico ed espressione della sua cifra stilistica. Giovanni Guidi Nasce a Foligno nel 1985. Frequentando i seminari estivi di Siena, viene notato da Enrico Rava, che lo inserisce nel gruppo Rava Under 21 , trasformatosi in seguito in Rava New Generation. Con quest’ultimo gruppo ha inciso nel 2006, nel 2010 e nel 2016 tre Cd per l’Editoriale l’Espresso. Attualmente , oltre alla collaborazione con Enrico Rava Special Edition, al duo “Closer” con Daniele Di Bonaventura al bandoneon, al quintetto “Brotherhood ” co-diretto con Fabrizio Bosso e Francesco Bearzatti e che comprende Eric Wheeler al contrabbasso e Joe Dyson alla batteria, è leader di propri gruppi : il trio con Thomas Morgan e Joe Lobo, a cui,nell’album “Avec Le Temps” (ECM) che sarà pubblicato a Marzo 2019, si sono aggiunti Francesco Bearzatti al sax tenore e Roberto Cecchetto alla chitarra. Si è esibito in vari importanti festival: Umbria Jazz, Zurich Nu Jazz, Umbria Jazz Balcanic Windows, Stavanger Mai Jazz, Jazzaldia, North Sea Jazz Festival, Molde Jazz, Berlino Jazz Festival, Copenhagen Jazz Festival, Barcelona Jazz, Varsavia Jazz Days, Le Mans Festival, Portland Jazz Festival, San Francisco Jazz Festival , Shenzen Jazz Festival ed anche in teatri e club a New York, San Paolo, Rio De Janeiro, Buenos Aires, Santiago del Cile , Brasilia, Salvador de Bahia, Dublino, Parigi, Londra, Monaco, Berlino, Seoul, Hong Kong, Tokyo, Osaka, Jakarta. Il primo album a suo nome “Tomorrow Never Knows” è stato pubblicato nell’agosto ’06 per l’etichetta giapponese VENUS e recensito con cinque stelle dal mensile Swing Journal. Successivamente ha pubblicato quattro album con l’etichetta CAM JAZZ : i primi due “ Indian Summer “ e “The House Behind This One” in quartetto, “The Unknown Rebel” con una formazione allargata a dieci elementi e “We Don’t Live Here Anymore”, registrato a New York con Gianluca Petrella, Michael Blake, Thomas Morgan e Gerald Cleaver: E’ del 2013 il primo album registrato a suo nome per la prestigiosa ECM di Monaco: “City Of Broken Dreams” inciso in trio con Thomas Morgan e Joao Lobo, cui sono seguiti ” This Is The Day” sempre in trio e “Ida Lupino” con Louis Sclavis, Gianluca Petrella e Gerald Cleaver. Per la stessa etichetta aveva precedentemente inciso due album con Enrico Rava: “Tribe” e “ On The Dance Floor”. Ha vinto poi vari premi tra cui il referendum Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz , come miglior nuovo talento 2007 e con l’album “Ida Lupino” si è aggiudicato il premio come miglior disco italiano del 2016. Nel giugno dello stesso anno ha pubblicato l’album “Rebel Band” per l’Editoriale L’Espresso nell’ambito della collana dedicata ai più importanti jazzisti italiani. Nel luglio 2017 ha compiuto un lungo tour europeo con l’ Enrico Rava – Tomasz Stanko Quintet. In Agosto 2018 si è esibito in piano solo in Cile, Uruguay, Argentina e Brasile. In Autunno ha compiuto un lungo tour Europeo nel Rava – Lovano Quintet, da cui è stato tratto l’album live ” Roma” per la ECM

 

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Mediterranean Tales

 

 

Pasquale Stafano - pianoforte
Gianni Iorio - bandoneon

 

Musica nuova ed interessante, storie di persone, incontri, passione, pensieri e
amore tradotti in composizioni originali che hanno come protagonista il viaggio
nel tempo e nello spazio nell'oceano musicale, dal jazz alla world music, dal
classico al pop e alla melodia mediterranea che è sempre sullo sfondo quasi come
un marchio di fabbrica.
Il successo di questo duo, che si esibisce in tutto il mondo e, in questi ultimi anni
moltissimo in Asia, sta proprio nelle composizioni originali eseguite in ogni
concerto in modo sempre inedito grazie al grande affiatamento che c'è tra i due
musicisti, che riescono a far dialogare i due strumenti in modo ineguagliabile,
dove l'arrangiamento, in puro stile “da camera", gioca un ruolo fondamentale per
esaltare il contrappunto e le strutture dei brani, elementi riconoscibili nella
tradizione classica europea.

 

Pasquale Stafano, Pianista, Compositore e Arrangiatore ha conseguito il Diploma in
Pianoforte e quello in Jazz presso il Conservatorio di Musica "Umberto Giordano" di Foggia e la
Laurea in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Foggia. Docente di Pianoforte
Jazz presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia. Ha inciso cinque album come leader per
importanti etichette discografiche come Philology, Jazzhaus Records, Enja Records, Sony Classical.
La sua composizione intitolata “Milonguita” è stata arrangiata ed incisa nel nuovo album intitolato
“Hora Cero” di SONY CLASSICAL del celebre ensemble 12 Cellisten der Berliener Philarmoniker
tutti membri della famosa orchestra tedesca.
Ideatore e Direttore Artistico del Festival “Stornarella International Music Festival” che si tiene in
estate in Puglia a Stornarella (FG).
Gianni Iorio, nato a Foggia nel 1972, ha studiato presso il Conservatorio di musica “U.
Giordano” di Foggia diplomandosi in Pianoforte con il massimo dei voti e la Menzione d’Onore
perfezionandosi con i maestri Franco Scala e Sergio Perticaroli. Ha intrapreso una brillante attività
concertistica come pianista e bandoneonista diventando ben presto uno specialista del Tango,
espresso in tutte le sue forme, e della figura artistica di Astor Piazzolla. Nel 1999 è stato
cofondatore del gruppo strumentale “Nuevo Tango Ensamble” registrando 4 cd. In una recensione
del 2009 pubblicata su “Cuaderno de Jazz” (mensile spagnolo), il giornalista e critico Jonio
Gonzàles lo ha descritto tra i più grandi bandoneonisti d’Europa. Ha registrato per importanti
etichette discografiche quali Real Sound, Philology, Dodici Lune, Jazzhaus, Universal, Rai Trade,
Enja Records e Act. Per circa dieci anni ha suonato nei più prestigiosi teatri del mondo con il
“Premio Oscar” Luis Bacalov.

 

MEDITERRANEAN TALES REVIEWS
" A chamberesque elegance and precision pervades Iorio and Stafano's music, with contrapuntal lines an almost
constant feature of their diaolgs. [...] The music's charms, however, are the sum of its parts, and it's in the duo's
deep chemistry where the real magic lies." All About Jazz - USA by Ian Patterson
"Abbiamo a che fare con due eccellenti musicisti, capaci di declinare qualsiasi verbo. The Day Is Gone schiuma
di Mediterraneo, di passione, di odori forti. Passione che si ascolta nel periodare dei due musicisti, che si
trovano a meraviglia" Musica Jazz - Alceste Ayroldi
"Questi Mediterranean Tales, racconti mediterranei pubblicati dall’etichetta tedesca Enja, sono una prova di
maturità: sul filo di sei composizioni originali lontane da qualsiasi idea di calco, Buenos Aires diventa una città
del Mediterraneo e la musica si riempie di languori di mare e di vento navigando fra melodie e
improvvisazione.." Corriere della sera - Fabrizio Versienti
"The music of these duos always telling stories in a different way. I highly recommend you listen."
MM JAZZ Magazine KOREA by Pianist Kim Ji-sun
"This duo much loved in Korea since 2013 after their participation in the Jarasum Jazz Festival tells of six
musical scenarios with a lot of lyricism” JazzPeople Magazine - Corea
"In this album what dominates is beauty. The beauty of their compositions, aesthetically impeccable"
Diskory Xeion - Cyprus
"Un disco che sortisce un effetto balsamico sull’anima. Da custodire gelosamente."
Strumenti e Musica - Stefano Dentice

 

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